AI FIGLI DEI MORRESI EMIGRATI
Voi non ascoltaste il frinire delle cicale
sugli alberi d'acacia, nei pomeriggi roventi,
distesi nella polvere della strada senza gente.
Voi non udiste, nelle notti stellate gorgheggiar
l'usignolo e cantare i grilli
sotto la luna d'argento d'agosto,
e non vedeste le donne, in crocchio sedute,
snocciolare i chicchi del granturco e
raccontare le storie passate.
E cadevano le messi di luglio dorate
sotto la falce dei mietitori che l'univano in manipoli,
l'arsura placando al cannello
della fiasca di vino morrese.
E dalle stoppie bruciate saliva l'allodola trillando
nel cielo azzurro del mattino,
e le bisce strisciavano sibilando
tra l'erba alta vicino al pantano.
E non sedeste intorno al ceppo nel focolare
a mirar le faville e ad ascoltare
i paurosi racconti di fantasmi
mentre fuori infuriava la bufera.
E non rincorreste, selvaggiamente liberi,
lucertole e farfalle
raccogliendo i fiori nei campi rossi di papaveri.
Non foste ricchi di sole e di vento,
d'aria e di luce e di vasti orizzonti,
degli agresti profumi di erbe e di fiori
che natura creava.
E non udiste il rombo del torrente,
minaccioso dopo la pioggia violenta,
separare la campagna dal paese, senza
possibilità di guado.
E non vedeste il contadino
Aggrappato alla coda dell’asino fedele,
seguirlo cantando alla sua masseria,
al termine della domenicale libagione.
E tra il fango delle strade
si viveva i momenti fuggenti
della vita, or divenuti ricordi,
e dall'alto del colle
scrutavamo orgogliosi
l’orizzonte lontano,
che era la fine del nostro mondo.
Voi non vedeste i vostri genitori
Incamminarsi sulla via senza ritorno
E
dimenticare la loro fanciullezza.
Voi non vedeste le cose
che rendevano bello il vostro paese:
come potete amarlo?
GERARDO DI PIETRO
Giugno 1983
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AN DIE KINDER DER MORRESI
EMIGRATI
Ihr habt nie an heissen Nachmittagen,
im Staub der menschenleeren Strasse liegend,
das Zirpen der Zikaden auf den Akazienbäumen gehört.
Ihr habt nie das Trillern der Nachtigall
in den sternenklaren Nächten
und das Zirpen der Grillen
unter dem silbernen Augustmond gehört.
Ihr habt nie die Frauen gesehen,
die in Gruppen beisammen sassen,
und sich, während sie die Maiskörner ablösten,
Geschichten aus der Vergangenheit erzählten.
Und die goldenen Juli-Ernten fielen
unter der Sense der Mäher,
die sie in Ährenbündeln zusammen banden
und den brennenden Durst
an der Morresischen bauchigen Weinflasche stillten.
Und aus den verbrannten Stoppeln
stieg die Lerche hoch,
die im blauen Morgenhimmel trillerte,
und die Schlangen krochen zischend
durch das hohe Gras nahe des Sumpfes.
Und ihr seid nie um den Kamin gesessen,
in die Funken des Holzklotzes blickend
und den fürchterlichen Geistergeschichten lauschend,
während draussen der Sturm tobte.
Und ihr habt nie, wild und frei,
die Eidechsen und Schmetterlinge gejagt
und die Blumen in den vom Mohn roten Feldern gepflückt.
Ihr wart nie reich an Sonne und Wind,
Luft und Licht und weiten Horizonten,
reich an ländlichen Düften von Kräutern und Blumen,
die die Natur erschaffen hat.
Und ihr habt nie das Rauschen des Baches gehört,
der nach dem heftigen Regen bedrohlich tobte
und das Land vom Dorf trennte,
ohne jede Möglichkeit einer Furt.
Und ihr habt nie den Bauern gesehen,
der sich an den Schwanz des treuen Esels klammerte
und ihm am Ende seines Sonntagsrausches
singend bis zu seinem Hof folgte.
Und im Schlamm der Strassen erlebten wir
die flüchtigen Momente des Lebens,
die jetzt Erinnerungen geworden sind,
und von der Spitze des Hügels
betrachteten wir stolz den fernen Horizont,
der das Ende unserer Welt war.
Ihr habt eure Eltern nicht gesehen,
sich auf den Weg ohne Wiederkehr machend
und ihre Kindheit vergessend.
Ihr habt all diese Dinge nie gesehen,
die euer Dorf so schön gemacht haben:
Wie könnt ihr es lieben?
Gerardo Di Pietro
Juni 1983 |
![](San%20Michele.jpg)
Gerardo Di Pietro San Michele
Arcangelo precipita Lucifero nell'Inferno. Olio su Tela 80x60.
Questo quadro
dell'Arcangelo San Michele che precipita Lucifero nell'Inferno
era prima del terremoto nella chiesa Madre di Morra nella prima
nicchia a sinistra quando entravi. Il quadro era firmato
Francesco De Ponte, che dipinse altri quadri per la chiesa di
Morra. L'originale del quadro, però, è del pittore Guido Reni,
che si trova in Santa Maria della Concezione, in Via Veneto,
Roma.
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![](Madonna%20Apostoli%201.jpg)
Quest'altro quadro era un
affresco anche di De Ponte sotto il soffitto della chiesa e si
sbriciolò col terremoto.
Come vedete anche questo quadro
l'ho dipinto su compensato e conservato per voi e le
generazioni future se qualcuno di voi avrà l'accortezza di copiarlo e
conservarlo |
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![](Monti%20e%20fiori.jpg)
GERARDO DI PIETRO monti e fiori (olio su
carta speciale)
![](La%20torre%20di%20Babele1.jpg)
Gerardo Di Pietro "La Torre di Babele"
oilo su compensato
![](Giulia%20monna%20Lisa%20spagnola.jpg)
G. Di Pietro "Ritratto di giovane
donna"
(Olio su compensato, 06/08/2019)
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![](Giulia%203.jpg)
Gerardo Di Pietro Giovane donna Olio su
tela A3 25/6/2020
![](ghiacciaio1.jpg)
Gerardo Di Pietro "Ghiacciaio" (olio su
compensato)
![](frutta.jpg)
Gerardo Di Pietro, frutta (olio su
carta speciale) |
![](Chiesa%20Montecastello.jpg)
Gerardo Di Pietro "Montecastello",
acquerello
![](https://www.morreseemigrato.ch/La%20ndschaft%20in%20Grindelwald.jpg)
Gerardo Di Pietro Paesaggio in
Grindelwald
(olio su compensato) 16/06/2020
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